Cabernet Franc di Villa Santo Stefano

Reitzle lo chiama NINA in onore di sua moglie

Difficile dire chi è più illustre o più abbagliante? Nina Ruge, la presentatrice televisiva e autrice di libri di successo sul tema del non invecchiamento o il top manager di lunga data di importanti aziende dell'industria automobilistica, Wolfgang Reitzle. Con Villa Santo Stefano, sulle dolci colline sopra Lucca, ha realizzato un sogno per sé e Nina. Non solo la villa, ma anche il giardino o il parco di nuova concezione sono un esempio della passione di Wolfgang Reitzle.

E si sta impegnando ulteriormente anche nella piccola e raffinata cantina interna... L'esperto cantiniere Alessio Farnesi, che in passato ha lavorato per Giorgio Rivetti di La Spinetta, è in azienda dal 2013 Responsabile della realizzazione delle idee.

Dopo il blend bordolese Loto, che ha ancorato l'azienda nella mappa delle migliori cantine italiane fin dall'inizio nel 2006, ora fa la sua comparsa sulla scena un Cabernet Franc in purezza; in una piccola edizione di sole 2.000 bottiglie ad un prezzo notevolmente superiore a LOTO. Ma a circa 70€ a bottiglia sembra ragionevole rispetto ad altri toscani.

Naturalmente la presentazione (al Prowein 2023) è stata preceduta da diversi anni di pianificazione. Il vino è stato concepito in vigneti in affitto in Maremma (vicino a Manciano), che Wolfgang Reitzle ha potuto acquistare l'anno scorso (quasi 11 ettari di vigneto). Nella proprietà sono coltivati ​​i classici vitigni bordolesi, che costituiscono anche la base per il vino Loto. In questa zona, perfettamente sistemata quasi 20 anni fa dal noto consulente enologico Carlo Ferrini, prosperano i quattro vitigni del vino di punta LOTO: Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Petit Verdot.

Anche la vinificazione del nuovo Cabernet Franc è ovviamente delle migliori e i proprietari non risparmiano. E a livello internazionale si presenta: “Nina si presenta con intensi toni rosso rubino e un caratteristico profumo varietale con note di peperone dolce, lamponi, ciliegie e frutti di bosco. In bocca è fresco, elegante con un tannino fine e molto equilibrato mentre il finale è lungo, succoso e invita subito ad un altro bicchiere."

L'aumento del livello dei vini è stato dimostrato anche dalla piccola verticale al Prowein con la degustazione del Loto delle annate 2017, 2018, 2019. Secondo Petra Pforr, il Loto dovrebbe della vendemmia 2022 sono prodotti esclusivamente con uve maremmane.

Negli ultimi anni ha preso forma l'intera gamma: Sereno è prodotto con uve provenienti dai vigneti vicino a Lucca; una Doc Colline Lucchesi con Sangiovese e piccole quantità di Ciliegiolo, Canaiolo e Colorino. Il forte vino rosso Volo è essenzialmente un secondo vino del Loto, che proviene dai giovani vigneti di Petit Verdot, Cabernet Sauvignon e Alicante. E l'introduzione al mondo di Santo Stefano - non solo per i giovani amanti del vino - è offerta dal Vermentino Gioia e dal Rosato Luna, ottenuti da Sangiovese e Ciliegiolo.

Con l'acquisto del vigneto Maremma, quello scorso è stato un anno molto speciale per il team di Villa Santo Stefano. E quest'anno il nuovo vino rosso NINA fornisce una carta vincente per distinguersi ulteriormente tra le aziende vinicole toscane.

Tutte le uve e i vini vengono coltivati ​​e pigiati nella moderna cantina accanto alla villa. Le uve arrivano in un trasportatore refrigerato, dove anche lo stimato consulente enologico Attilio Pagli le tiene d'occhio. Il suo credo per la produzione di vini eccellenti: ottenere il meglio dalle proprie uve con grande attenzione ai dettagli. C'è sempre qualcosa di magico in esso, come le ali d'angelo sull'etichetta.

La magia del luogo è descritta nell'articolo dell'ex redattore di Bunte sul suo blog, che consigliamo come supplemento. https://gourmino-express.com/wolfgang-reitzle-nina-ruge/

Dr. Steffen Maus, Tel. +49 170 4886234
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